I cambi di stagione e l'equilibrio mentale

 

L'alternanza delle stagioni è molto più di un semplice cambio d'ora. Le variazioni di luce, temperatura e i mutamenti della nostra routine quotidiana hanno un impatto profondo sul delicato equilibrio della salute mentale. Per i soggetti che già convivono con disturbi psicologici o psichiatrici, questo ciclo può aggravare dei sintomi.

la diminuzione delle ore di luce in autunno e inverno influenza i ritmi circadiani coinvolgendo anche soggetti con condizioni preesistenti, in particolare tra la popolazione anziana.

L'inverno è associato più spesso a episodi depressivi, mentre la primavera e l'estate (con l'aumento della luce) possono aumentare il rischio di sviluppare episodi maniacali o ipomaniacali. Negli anziani, anche una depressione non specificamente stagionale può peggiorare a causa dei fattori collaterali del cambio di stagione come l'isolamento sociale conseguente al maltempo e la paura delle cadute riducono le uscite, esasperando la solitudine e l'isolamento, fattori di rischio noti per la depressione geriatrica.

Gli anziani, spesso alle prese con problemi di memoria o demenza, sono particolarmente sensibili alle alterazioni del ciclo sonno-veglia, indotte dalla luce e dalla temperatura, possono peggiorare l'agitazione, la confusione e i sintomi comportamentali legati alla demenza.

Intervenire in modo tempestivo è essenziale per attenuare l'impatto stagionale:

Preservare orari regolari per il sonno, i pasti e le attività sociali aiuta a stabilizzare l'equilibrio psicofisico, in particolare per gli anziani.

Incoraggiare passeggiate, anche brevi, durante le ore diurne per massimizzare l'esposizione alla luce naturale e beneficiare degli effetti positivi dell'attività fisica sull'umore e sulla produzione di Vitamina D.

Potrebbe essere necessario adeguare le terapie farmacologiche (antidepressivi o stabilizzatori dell'umore) in base al periodo dell'anno rivolgendosi ovviamente ad uno specialista.

Post creato con l'aiuto di A.I. Gemini