Gli anziani e gli zuccheri
La riduzione del consumo di zuccheri è cruciale per la salute degli anziani. Numerosi esperti di nutrizione hanno mostrano preoccupazioni significative sui rischi derivanti da un eccesso di zuccheri in questa fase della vita; rischi come l'aumento del rischio di patologie metaboliche e cardiovascolari.
Nonostante questi rischi, spesso gli anziani tendano a seguire abitudini alimentari scorrette e sbilanciate. Un esempio frequente è la cena, dove, a causa delle crescenti difficoltà a masticare e deglutire (spesso legate alla perdita dei denti), molti optano per alimenti liquidi e zuccherati come latte o caffelatte con i biscotti. In generale, gli anziani spesso si nutrono male. Questo è aggravato dal fatto che, soprattutto chi vive da solo, può non avere le conoscenze o le motivazioni per preparare pasti equilibrati, leggeri e nutrienti. La dieta risulta così monotona e nutrizionalmente sbilanciata.
È fondamentale non trascurare la dimensione psicologica del consumo di dolci. Questi alimenti fungono da gratificazione, attivando il piacere stimolando il sistema della ricompensa. Tuttavia, questa ricerca di piacere può consolidare abitudini dietetiche dannose. E non sono da sottovalutare i "regalini" dei parenti che portano dolcetti durante la visita all'anziano.
La gravità del sovrappeso nell'età avanzata è una condizione che può compromettere seriamente la funzionalità cardiovascolare; del resto l'obesità è ormai classificata come una vera e propria patologia.
Post creato con l'aiuto AI Gemini
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